Chiudere partita iva non vuol dire solo cessare la partita iva presso l’Agenzia delle Entrate, spesso anzi occorre chiudere tutte quelle posizioni che sono collegate con l’attribuzione di partita iva.
Devi sapere infatti che quando avvii una partita iva, parte automaticamente un flusso di informazioni all’INPS, per verificare che tu debba oppure non debba iscriverti all’INPS. In proposito dovrai fare delle dichiarazioni per dire ” si apro partita iva e devo iscrivermi all’inps” oppure “si apro partita iva, ma non devo iscrivermi all’inps perchè sono già dipendente a tempo pieno”…ovviamente sono esempi e se ne possono fare tanti altri.
Generalmente quando ci si accorge che per i più svariati motivi si è dimenticato di chiudere la partita iva e comunicarlo anche ai vari enti che spesso sono collegati come INPS, INAIL, Ufficio SUAP del Comune, Camera di commercio…allora conviene mettere in conto che potranno esserci delle richieste di sanzioni.
L’agenzia delle Entrate non prevede sanzioni per il solo fatto di non aver comunicato la cessazione della partita iva al momento giusto. Non sono così gentili gli altri enti.
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L’INAIL, prevede il pagamento di una sanzione, se si comunica in ritardo la cessazione della partita iva prevede una sanzione che va da 125 euro a 770 euro. Generalmente le sanzioni applicate sono al minimo.
Anche lo Sportello delle attività Produttive del Comune di svolgimento dell’attività commerciale potrebbe irrogare una sanzione, quando si comunica in ritardo la cessazione di una attività commerciale. Finora non è capitato di vederne arrivare, ma sappiate che può arrivare anche una sanzione fino a 1000 euro.
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Le sanzioni per la chiusura in ritardo della posizione dell’imprenditore, sia esso commerciante o artigiano, sono previste anche dalla Camera di Commercio. La Camera di Commercio sanziona con una somma pari a euro 200, chi si dimentica di comunicare la cancellazione dell’attività dal registro imprese. La sanzione applicata dalla Camera di Commercio parte dall’assunto che l’articolo 2194 del codice civile prevede che chiunque omette l’iscrizione nei modi e nei tempi previsti dalla legge sia soggetto ad una sanzione che va da euro 10 a euro 516,00. Di fatto comunque arrivano 200 euro da pagare.
I Vantaggi della chiusura retroattiva della partita iva
Certo, sarebbe meglio che la partita iva fosse chiusa al momento giusto. In ogni caso se si ottiene la chiusura della partita iva retroattiva, si può ottenere la cancellazione delle cartelle emesse dall’INPS per i contributi, stabiliti in misura fissa, da artigiani e commercianti per il periodo in cui l’attività non è stata attiva e giustamente l’inps non era a conoscenza della cessazione dell’attività.
Con la cancellazione della partita iva presso l’Agenzia delle Entrate in maniera retroattiva si dovrebbero considerare sanati i periodi in cui l’Agenzia delle Entrate si aspettava la presentazione delle varie dichiarazioni dei redditi previste e quindi generalmente non si viene sanzionati per le omesse dichiarazioni che poi si appura non essere tali con la cancellazione retroattiva.
Se ti sei accorto di avere una partita iva che hai dimenticato aperta allora ti consiglio di rivolgerti subito a noi per procedere alla cessaione.
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