Buon pomeriggio,

ricevo provvigioni da azienda senza sede legale in Italia quindi è corretto che debba fare dichiarazione dei redditi per compensi anche inferiori ai 5000€ in quanto non mi viene applicata la ritenuta alla fonte?

Grazie

Capita sempre più spesso di presentare dichiarazioni dei redditi e prestare consulenze per lavoratori italiani, residenti in Italia, che ricevono redditi da società che non hanno alcuna posizione fiscale in Italia. Un caso frequente è quello di chi presta lavoro professionale, per aziende italiane, ma intermediate da servizi come Upwork. Upwork è una piattaforma dove professionisti e freelance offrono i loro servizi sul mercato nazionale e internazionale.

Se una azienda individua dei professionisti con Upwork, pagherà le prestazioni ad Upwork, la quale provvederà a pagare i professionisti che operano sulla piattaforma.

Le aziende dovranno trattare correttamente le fatture che ricevono da Upwork. SI tratta di una società con sede fuori dall’Unione Europea. Le fatture ricevute quindi dovranno essere oggetto di autofatturazione.

Tornando al quesito, chi lavora per società con sede all’estero, e riceve dei compensi, si trova nel dubbio: compilare oppure no la dichiarazione dei redditi?

Come regola generale, chi non ha partita iva, è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi solo qualora risultino imposte da versare.

Quando si ricevono somme dall’estero, talvolta sono soggette a tassazione nel paese di origine, per cui vale la pena accertarsi che non siano state già sottoposte a tassazione.

Se sono state pagate imposte all’estero, queste possono essere in parte computate, per ridurre il carico fiscale in Italia.

In linea generale, quindi, è corretto presentare la dichiarazione dei redditi in Italia, per compensi provenienti dall’estero, al fine di pagare le imposte dovute sulle somme ricevute.