Ovvero 6 considerazioni utili che avresti voluto fare prima di lasciare il tuo lavoro da dipendente e diventare un imprenditore.
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8 ore non bastano a volte
1 Da dipendente spesso pensi che il lavoro che fai ti porta via l’intera giornata e che invece se fossi un lavoratore autonomo o un imprenditore potresti decidere quanto tempo lavorare durante la settimana e in quali orari. Bene, qualsiasi attività intenderai avviare, ben presto scoprirai che quando sei titolare di un‘attività economica 8 ore raramente sono sufficienti per gestire al meglio la tua attività. Molto dipende da come ti organizzi, soprattutto i primi tempi il tempo trascorso in azienda sarà ben superiore. Nei prossimi punti vedrai quali saranno le cose da fare.
Non solo piacere
2 – Da dipendente pensi che quando avrai la tua attività autonoma finalmente potrai dedicarti alla tua passione. Ad esempio se pensi di avviare uno studio legale, come avvocato finalmente potrai dedicarti allo studio delle norme e a difendere i tuoi clienti in tribunale. In realtà ci sono tante altre attività che dovrai svolgere durante il giorno per fare in modo che il tuo studio legale cresca e prosperi.
Non ci credi? Queste sono alcune attività che dovrai svolgere:
1- svolgere attività per trovare nuovi clienti: partecipare a convegni, scrivere articoli, Creare contenuti per il sito web, magari girare video etc. etc. In altre parole dovrai trovare il tuo personale sistema di acquisizione di nuova clientela. Se stai pensando che il passaparola toglitelo dalla testa, almeno all’inizio. Il passaparola infatti funziona quando si hanno alle spalle già una numerosa rete di contatti/clienti.
– fare calcoli adeguati per determinare adeguatamente i tuoi compensi evitando così di non finire in perdita o non essere pagato;
– sollecitare i tuoi clienti per essere pagato;
– raccogliere i documenti necessari per permettere al tuo commercialista di fiducia di farti adempiere a tutti gli obblighi fiscali, non ultimo, il calcolo delle imposte;
– fare i preventivi, emettere le proforme e inviare le fatture;
– gestire gli adempimenti privacy;
– gestire gli adempimenti antiriciclaggio;
….e potrei continuare.
Specializzati
3 Dovrai specializzarti. Uno degli errori frequenti è quello di immaginare di poter offrire i propri servizi a tutti i tipi di clienti ampliando la propria offerta di beni o servizi a disimisura. In realtà è bene comprendere fin da subito che offrire tanti prodotti potrebbe portare il tuo magazzino a scoppiare, mentre ampliare a disimisura i servizi offerti allo stesso modo può avere pesanti effetti negativi sia sui tuoi costi che sulla percezione della tua immagine.
Business Plan: “la lista della spesa”
4 – dovrai farti bene i calcoli per l’avvio della tua attività, soprattutto quando si parla dei propri progetti ad amici e parenti, ecco che tutti si dichiarano disposti ad usufruire dei tuoi servizi. Ecco sappi, per esperienza vissuta decine di volte, quando partirai con la tua azienda svaniranno tutti come nuvole di fumo, fatta eccezione per poche eccezioni che comunque non ti serviranno a far quadrare il bilancio. Quindi necessiti di un buon business plan. La parola business plan potrebbe generare confusione, per questo motivo la soprannominiamo “lista della spesa 2.0”.
Cosa contiene la lista della spesa?
Nel business plan dovrai indicare 2 grossi tipi di informazioni, che ti torneranno utile: quali sono gli strumenti che dovrai acquistare per esercitare la tua attività e quali saranno i costi e ricavi che dovrai affrontare. Dovrai quindi prevedere quale sarà l’andamento della tua attività nei primi 3 o 5 anni di attività. Questo prospetto ti sarà utile per confrontare i risultati che otterrai con i risultati che ti eri prefissato. Capire i motivi degli scostamenti sarà di eccezionale utilità per migliorare la tua Stat-Up.
Essere il più bravo non basta!
5 – Essere il più bravo non basta. Essere il miglior dentista o essere il miglior avvocato sotto il solo profilo delle competenze e dei risultati non garantisce di avere la coda di clienti fuori dalla porta. Essere tecnicamente più bravi costituisce sicuramente un punto a tuo favore, ma non basta. È necessario che acquisisci la capacità di comunicare la tua bravura, occorre che sviluppi le competenze necessarie per acquistare i migliori servizi al miglior prezzo, impari a gestire i rapporti con le banche e con i clienti. In altre parole le competenze tecniche sono una parte necessariamente importante ma non sufficiente.
Un occhio sul mercato sempre aperto
6 – Concentrati sulla tua azienda, ma tieni sempre un occhio aperto sul mercato. Questo può essere fatto in modi diversi a seconda dell’attività che svolgerai. Se possibile essere a tua volta cliente dei tuoi concorrenti può essere un ottimo modo per vedere come si comporta la concorrenza e per vedere le cose da un punto di vista differente ovvero vedere le cose dalla parte del cliente.
Questo articolo è liberamente ispirato alle considerazioni di un fotografo professionista. Lo abbiamo trovato interessante e soprattutto rispecchia quella che è l’esperienza che abbiamo maturato negli anni insieme ai professionisti e agli imprenditori che hanno avviato l’attività con noi.
Se siete aspiranti fotografi professionisti questo è il link https://www.thegeekphotographer.com/chiacchiere-fotografiche/6-cose-che-avrei-voluto-sapere-prima-di-diventare-fotografo-professionista-feat-dario-nicolai/ al post a cui ci siamo ispirati