Le polizze assicurative sono di vario tipo e un imprenditore deve conoscere questi strumenti, ovviamente non è detto che debba utilizzarli necessariamente. Quando pensiamo ad assicurazioni, generalmente conosciamo le polizze che assicurano dai rischi per danni a terzi o le polizze che ci assicurano in caso di infortunio. Esistono in realtà tanti tipi differenti di polizze assicurative e tra queste anche le polizze vita. Premesso che non vendiamo assicurazioni di nessun tipo e non abbiamo nessun accordo con assicurazioni, riteniamo utile far conoscere in modo semplice un importante strumento a disposizione di tutti gli imprenditori.

Le polizze vita sono strumenti che permettono di proteggere e trasmettere il proprio patrimonio, e non sono solo pensate per garantire un capitale in caso di eventi spiacevoli, come la morte, ma possono anche svolgere una funzione di pianificazione finanziaria e previdenziale. Questo significa che, oltre a garantire un sostegno economico ai propri cari in caso di decesso, possono anche essere utilizzate per conservare e far crescere il proprio patrimonio nel tempo.

Per capirci meglio, un’assicurazione sulla vita è un contratto in cui una persona (il contraente) paga dei premi all’assicuratore, e in cambio l’assicuratore si impegna a pagare una certa somma (capitale o rendita) al verificarsi di un evento legato alla vita umana, come la morte o la sopravvivenza a una certa età. A seconda della tipologia di polizza, i vantaggi e le prestazioni possono variare notevolmente.

Uno degli aspetti che rende le polizze vita così utili è la possibilità di designare un beneficiario, che non deve essere necessariamente lo stesso contraente o l’assicurato. Per esempio, un genitore può stipulare una polizza sulla propria vita, pagando i premi, e nominare i figli come beneficiari. Questo permette non solo di assicurare un sostegno economico ai propri cari, ma anche di pianificare la trasmissione del patrimonio in modo agevolato. È come se si potesse lasciare un’eredità, ma senza dover passare attraverso le complesse procedure testamentarie o il rischio di contestazioni.

Uno degli usi principali delle polizze vita è infatti la protezione del patrimonio. Grazie a queste, le somme garantite dall’assicuratore sono impignorabili e insequestrabili, il che significa che non possono essere toccate da eventuali creditori, proteggendo così il capitale. Questo aspetto le rende particolarmente interessanti per chi vuole mettere al sicuro i propri beni da possibili difficoltà finanziarie future. Inoltre, la designazione del beneficiario può essere cambiata in qualsiasi momento, offrendo grande flessibilità.

Un altro grande vantaggio riguarda il passaggio generazionale. Le polizze vita sono un modo semplice ed efficace per trasmettere ricchezza ai propri eredi, garantendo che essi ricevano direttamente il capitale, senza che questo entri a far parte del patrimonio ereditario, con conseguente riduzione delle spese e delle imposte successorie.

Esistono vari tipi di polizze vita, che vanno da quelle più tradizionali, come le polizze per il caso morte o vita, fino a polizze più sofisticate che combinano elementi di investimento. Queste ultime, come le unit linked, collegano il capitale investito a fondi comuni o indici di mercato, permettendo così di cercare rendimenti potenzialmente più elevati, anche se con un maggior rischio.

Un aspetto poco conosciuto è che il contraente, l’assicurato e il beneficiario non devono essere la stessa persona. Ad esempio, si può stipulare una polizza sulla vita di una terza persona, nominando un altro soggetto come beneficiario. Questo apre a scenari di grande flessibilità, soprattutto in ottica di protezione patrimoniale e pianificazione familiare.

Dal punto di vista fiscale, le polizze vita godono di vantaggi significativi. In molti casi, i premi versati possono essere deducibili dal reddito o detraibli dalle imposte, e i capitali erogati in caso di decesso sono esenti da imposte. Inoltre, le polizze vita non entrano a far parte dell’asse ereditario, il che significa che non sono soggette alle imposte di successione. Questo rende le polizze vita particolarmente vantaggiose per chi vuole assicurarsi che il proprio patrimonio passi senza troppi oneri fiscali ai beneficiari designati.

Vediamo una sintetica elencazione dei differenti tipi di polizze vita:

Polizze per il caso morte: Queste polizze prevedono il pagamento di un capitale o di una rendita al beneficiario designato nel caso in cui l’assicurato venga a mancare durante il periodo coperto dal contratto. È utile per proteggere i familiari da eventuali difficoltà economiche in caso di decesso. Esistono due varianti principali:

  • Polizze a vita intera: Il pagamento avviene al momento del decesso dell’assicurato, indipendentemente da quando questo avviene.
  • Polizze temporanee: La somma è pagata solo se l’assicurato muore entro un periodo di tempo definito dal contratto. Se l’assicurato sopravvive oltre questo termine, il contratto si conclude senza alcun pagamento.

Polizze per il caso vita: In queste polizze, l’assicuratore paga un capitale o una rendita se l’assicurato è ancora vivo alla scadenza della polizza. Sono spesso utilizzate per costituire un capitale da utilizzare in età avanzata o per specifici progetti futuri.

Polizze miste: Combinano i benefici delle polizze per il caso morte e delle polizze per il caso vita. Se l’assicurato muore durante il periodo di copertura, i beneficiari ricevono un capitale. Se l’assicurato è ancora in vita alla fine del contratto, riceve una somma concordata. È una soluzione adatta a chi vuole una doppia protezione.

Polizze a premio unico: L’assicurato versa un solo premio al momento della sottoscrizione del contratto, anziché pagare regolarmente nel tempo. Sono utili per chi dispone di una somma di denaro da investire immediatamente.

Polizze a premi periodici: L’assicurato paga regolarmente, di solito ogni anno o ogni mese, i premi per mantenere attiva la polizza. Queste polizze sono più comuni e permettono una maggiore flessibilità di pagamento.

Polizze a capitale garantito: In queste polizze, l’assicuratore garantisce la restituzione del capitale versato, indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari. Sono adatte a chi cerca sicurezza per il proprio investimento.

Polizze linked (Unit Linked e Index Linked): Queste polizze combinano l’assicurazione sulla vita con l’investimento. Il rendimento della polizza dipende dall’andamento di fondi di investimento (Unit Linked) o indici di mercato (Index Linked). Offrono potenziali rendimenti più alti, ma anche un rischio maggiore. A differenza delle polizze tradizionali, non sempre garantiscono il capitale investito.

Polizze con rendita vitalizia: Queste polizze pagano una rendita periodica all’assicurato per tutta la durata della sua vita. Possono iniziare subito dopo la sottoscrizione (rendita vitalizia immediata) o dopo un certo numero di anni (rendita vitalizia differita).

Polizze a favore di terzi: Il contraente stipula la polizza sulla vita di un’altra persona e designa un terzo beneficiario, che riceverà il capitale o la rendita in caso di decesso dell’assicurato.

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