Attenzione: si tratta di misure previste del disegno di legge di bilancio e che non sono ancora approvate in via ufficiale.
- Riduzione della Pressione Fiscale
Nel DDL 2025 sono introdotti nuovi scaglioni e aliquote IRPEF, che sostituiranno quelli attuali per i redditi delle persone fisiche. Le modifiche apportate all’Articolo 11 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) stabiliscono le seguenti aliquote:- 23% per i redditi fino a 28.000 euro
- 35% per i redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
- 43% per i redditi oltre 50.000 euro
- Obbligo di Tracciabilità e Integrazione dei Pagamenti Elettronici
L’articolo 9 del DDL introduce nuove norme volte a contrastare l’evasione fiscale tramite il potenziamento della tracciabilità dei pagamenti elettronici e la loro integrazione con i sistemi di registrazione dei corrispettivi. In base alle modifiche apportate al Decreto Legislativo n. 127/2015, comma 3, sarà obbligatorio per gli esercizi commerciali e i professionisti collegare lo strumento di accettazione dei pagamenti elettronici (es. POS) con il dispositivo di registrazione dei corrispettivi. Ciò implica che ogni transazione effettuata tramite strumenti elettronici dovrà essere automaticamente registrata e trasmessa all’Agenzia delle Entrate, consentendo un controllo integrato tra pagamenti e registrazioni. Inoltre, in caso di mancato collegamento o mancata memorizzazione delle operazioni, sono previste sanzioni ai sensi degli articoli 11 e 12 del Decreto Legislativo n. 471/1997. Queste disposizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2026 e mirano a ridurre drasticamente l’evasione fiscale facilitando la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni finanziarie dei contribuenti. - Detrazioni per Spese di Ristrutturazione e Riqualificazione Energetica
Per chi possiede immobili e intende effettuare interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica, il DDL 2025 (articolo 8) introduce un nuovo regime di detrazioni per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027. Le detrazioni spettanti sono:- 36% delle spese sostenute nel 2025
- 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027
- Web Tax sui Servizi Digitali
La Web Tax, introdotta già nel 2020, si applica nel DDL 2025 ai ricavi derivanti dai servizi digitali forniti sul territorio italiano, con un’aliquota del 3%. L’articolo 4 del DDL stabilisce che sono soggetti passivi dell’imposta le imprese che generano ricavi digitali in Italia. La Web Tax si applica su servizi come pubblicità digitale, vendita di dati utente e piattaforme di intermediazione digitale, e colpisce solo le imprese con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro e ricavi derivanti da servizi digitali in Italia superiori a 5,5 milioni di euro. Questo tributo mira a tassare equamente le grandi aziende tecnologiche che operano in Italia senza una presenza fisica, riducendo il fenomeno dell’erosione della base imponibile. - Aumento dell’Imposta sulle Criptoattività
L’Articolo 4 del DDL 2025 introduce una nuova aliquota del 42% per le plusvalenze derivanti da criptoattività. Questa imposta sostitutiva si applica alle plusvalenze derivanti dalla cessione di criptovalute e altre attività digitali, come stabilito dall’articolo 67 del TUIR, per i soggetti che operano come professionisti o imprese digitali. L’aumento della tassazione sulle criptoattività riflette l’intenzione del legislatore di trattare le criptovalute come veri e propri asset finanziari, cercando di regolare un settore in forte crescita. - Tracciabilità delle Spese Dedotte
Con l’Articolo 10, il DDL 2025 prevede che, a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2024, tutte le spese sostenute per vitto, alloggio e trasporti, inclusi quelli tramite autoservizi pubblici non di linea, potranno essere dedotte solo se pagate con mezzi tracciabili, come bonifici bancari, postali o altri sistemi di pagamento elettronico autorizzati dall’articolo 23 del Decreto Legislativo n. 241/1997. Questo vincolo mira a incentivare l’uso di pagamenti tracciabili, rendendo le deduzioni più accessibili e verificabili.