Marco era un imprenditore ambizioso, con una piccola azienda in crescita nel settore tech. Aveva sempre pensato che il suo commercialista, lo stesso da quando aveva aperto la partita IVA, fosse “abbastanza buono”. Dopotutto, le sue dichiarazioni dei redditi venivano sempre presentate in tempo e non aveva mai ricevuto notifiche dall’Agenzia delle Entrate. Ma man mano che la sua attività cresceva, Marco iniziò a notare alcuni segnali preoccupanti che lo fecero riflettere sulla necessità di cambiare commercialista.

Il primo campanello d’allarme fu la comunicazione sempre più lenta e inefficace. Marco si ritrovava spesso a inseguire il suo commercialista per settimane prima di ricevere una risposta a domande urgenti. Questa mancanza di comunicazione tempestiva gli causava stress e ansia, soprattutto durante periodi cruciali come la chiusura del bilancio. Si chiedeva se fosse normale dover attendere così a lungo per informazioni vitali per la sua attività.

Con il passare del tempo, Marco notò anche che il suo commercialista sembrava avere una conoscenza limitata del settore tech. Quando chiedeva informazioni su agevolazioni fiscali specifiche per le startup tech o su come gestire le vendite internazionali di software, riceveva risposte vaghe o generiche. Sentiva che il suo commercialista non era aggiornato sulle peculiarità del suo settore, e questo lo preoccupava sempre di più.

Un altro aspetto che iniziò a infastidire Marco fu l’approccio reattivo anziché proattivo del suo commercialista. Sembrava limitarsi a compilare moduli e rispettare scadenze, senza mai proporre strategie per ottimizzare la situazione fiscale dell’azienda. Marco si chiedeva se stesse perdendo opportunità di risparmio o crescita, e la sensazione di non sfruttare appieno il potenziale della sua azienda lo tormentava.

Con l’aumentare della complessità della sua attività, Marco notò anche alcune incongruenze nei documenti preparati dal suo commercialista. Sebbene fossero stati corretti in tempo, questi errori minavano la sua fiducia. Si domandava se potesse davvero affidarsi ciecamente a qualcuno che commetteva errori su questioni così importanti.

Infine, mentre l’azienda di Marco abbracciava sempre più strumenti digitali, il suo commercialista insisteva ancora su metodi tradizionali, richiedendo documenti cartacei e incontri di persona per ogni piccola questione. Questa resistenza alla digitalizzazione rendeva i processi più lenti e macchinosi, frustrando Marco che vedeva l’efficienza della sua azienda compromessa.

Il punto di svolta arrivò una sera, dopo l’ennesima e-mail ignorata dal suo commercialista riguardo a una potenziale agevolazione fiscale per l’innovazione. Marco si rese conto di quanto stress e opportunità perse gli stesse causando questa situazione. Decise che era giunto il momento di esplorare altre opzioni e cambiare commercialista.

Dopo una ricerca approfondita, Marco trovò un nuovo commercialista specializzato in aziende tech, e la differenza fu immediatamente evidente. La comunicazione divenne efficiente, con risposte rapide e chiare grazie all’uso di strumenti moderni. La conoscenza approfondita del settore tech permetteva al nuovo professionista di fornire consigli mirati e identificare opportunità specifiche per l’azienda di Marco.

Il nuovo commercialista adottava un approccio proattivo, proponendo regolarmente strategie per ottimizzare la struttura fiscale dell’azienda e anticipando le esigenze future. La precisione e l’affidabilità aumentarono grazie a processi più strutturati e controlli incrociati, e gli errori diventarono cosa rara, aumentando la tranquillità di Marco. Inoltre, l’utilizzo di software avanzati e la possibilità di condividere documenti in modo sicuro online resero la collaborazione più fluida ed efficiente.

Cambiare commercialista non fu una decisione facile per Marco, ma si rivelò fondamentale per la crescita e il successo della sua azienda. I segnali c’erano stati per mesi, ma solo quando decise di agire, Marco si rese conto di quanto la sua attività potesse beneficiare di un professionista più allineato alle sue esigenze.

Se, come Marco, stai notando segnali simili – comunicazione inefficace, mancanza di expertise nel tuo settore, approccio passivo, errori frequenti o resistenza all’innovazione – potrebbe essere il momento di considerare un cambiamento. Ricorda: il tuo commercialista dovrebbe essere un partner strategico nella crescita della tua azienda, non un ostacolo o una fonte di preoccupazione.

Valuta attentamente la tua situazione e non aver paura di esplorare nuove opzioni. Cambiare commercialista potrebbe essere la mossa che porta la tua attività al livello successivo, proprio come è successo a Marco. Non lasciare che la paura del cambiamento ti impedisca di ottenere il supporto di cui la tua azienda ha bisogno per prosperare.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.