Buongiorno,
so che l’acquisto da paesi Extra-UE di prodotti di valore inferiore a 22 € non comporta assogettazione a IVA italiana, dazi doganali e spese di sdoganamento. Nel caso si possieda un negozio online, per esempio uno store ebay, e si venda il prodotto tramite il proprio store approvvigionandosi da marketplace cinesi come aliexpress e questa attività sia continuativa nel tempo (ipotizziamo che si vendano 200 oggetti di questo tipo al mese) poichè il marketplace cinese spedisce direttamente al cliente lo store di ebay può stare tranquillo o potrebbe essere sanzionabile per evasione di adempimenti IVA o legati a spese doganali? In altre parole ci sono degli adempimenti IVA che l’ebay store deve comunque sostenere direttamente riconducibili “all’importazione del bene”? Oppure l’ebay store dovrebbe solo emettere una fattura per il margine? (a chi? autofattura?). Stesse domande per eventuali spese doganali che si potrebbero manifestare in quanto l’attività è continuativa anche se è effettuata importando prodotti di valore unitario inferiore a 22 €.
Grazie in anticipo per la disponibilità.

Vediamo di seguito di fornire alcune indicazioni generali:

  • L’acquisto di prodotti da paesi extra-UE è soggetto al pagamento di dazi e iva. La spedizione del pacco e l’arrivo in dogana comporta l’assoggettamento ai dazi e iva, qualora previsti. Le responsabilità dello sdoganamento del pacco sono in capo al soggetto che riceve il pacco e che eventualmente sarà chiamato a rispondere delle imposte e dei dazi non pagati.
  • Sotto il profilo IVA lo store Ebay dovrà registrare i corrispettivi delle vendite  e se richiesto dall’acquirente dovrà emettere fattura nei confronti di chi ha acquistato il prodotto. Esistono poi altri adempimenti iva necessari e senza i quali si incorre in pesanti sanzioni.
  • Sotto il profilo normativo il venditore Ebay potrà essere chiamato a rispondere della conformità dei prodotti che vende alle norme di sicurezza Italiane e/o Europee.

In relazione alle franchigie riportiamo questa risposta trovata sul sito dell’Agenzia delle Dogane.

Quesito – Acquisto di oggetti di scarso valore tramite internet:
Spesso effettuo acquisti di scarso valore tramite internet ed a volte ho la sorpresa di dover pagare delle spese doganali. Vorrei sapere come vengono calcolate queste spese doganali?
Risposta: Sotto il profilo doganale, la vigente normativa comunitaria (art. 23 del Regolamento CE 1186/2009 che dal 1° gennaio 2010 sostituisce il Regolamento CEE n.918/83) consente l’ammissione in franchigia dal dazio all’importazione per le spedizioni composte da merci di valore trascurabile spedite da un soggetto residente in un paese extra UE ad una persona che si trova nella Comunità, sempreché il valore della stessa spedizione non superi il valore intrinseco di 150 €.
Per valore intrinseco, s’intende il valore del bene escluso il costo del trasporto e dell’eventuale assicurazione.
Sono esclusi dalla fruizione della franchigia in questione i prodotti alcolici, i profumi e l’acqua da toletta, i tabacchi ed i prodotti del tabacco.
Sotto il profilo fiscale, si precisa che, diversamente dalla franchigia ai fini daziari (fissata a 150 €), la franchigia ai fini dell’IVA è fissata sul valore intrinseco di 22 € (art.5 del DM n.489/97); ad esempio, per l’acquisto di un bene avente un valore compreso tra i 22 ed i 150 €, sullo stesso verrà applicata la franchigia ai fini daziari mentre verrà regolarmente applicata la relativa aliquota IVA.
Appare opportuno precisare che se il valore del bene supera i limiti di franchigia il soggetto importatore è tenuto al pagamento dei diritti doganali afferenti l’intero valore del bene acquistato.

Pertanto, nel caso in cui non si verificano le citate condizioni, in linea generale, al momento dell’introduzione in Italia di merce con origine da un Paese extra UE, l’importatore dovrà provvedere al pagamento:

  • dei dazi (se previsti), che sono calcolati sul “valore della transazione” (valore comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione) e le cui aliquote variano a seconda della merce che si intende importare;
  • dell’IVA (applicata secondo le vigenti aliquote) calcolata sul “valore della transazione”, aumentato dell’eventuale aliquota daziaria.

Si precisa, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l’applicazione dell’esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l’eventuale necessità di licenze o l’esistenza di limitazioni all’importazione che, comunque, non vengono applicate quando le merci possono godere della franchigia.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia (www.agenziadoganemonopoli.gov.it), alla pagina “Tariffa Doganale TARIC”.
Si fa presente comunque che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all’atto della presentazione della stessa in dogana.

 

 

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