Buongiorno, sto pensando di aprire uno store online di oggettistica per la casa con partita iva in regime forfettario, lavoro da dipendente part time in una ditta di elettrodomestici.
Avendo in busta paga contributi e trattenute varie, con la partita iva cosa dovrei pagare annualmente ? Dovrei versare lo stesso contributi e altro?
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Risposta Commercialista Ecommerce
Buongiorno possiamo dire che se ha i requisiti per il regime forfettario, le imposte che dovrà pagare per il commercio online non andranno a sommarsi a quelle che paga con il lavoro dipendente, per semplicità possiamo dire che sono come due cassetti separati: da un lato ci sono le imposte che le vengono trattenute per il lavoro dipendente e dall’altro le imposte determinate forfettariamente per il commercio online. Se potrà accedere al regime forfettario il risparmio di imposta sarà molto interessante. Per quanto riguarda i contributi, essendo il suo un lavoro part-time, dovrà comunque come commerciante iscriversi all’INPS gestione commercio e pagare i contributi in misura fissa fino alla soglia di circa 17000 euro di reddito minimo ed oltre si paga il 24% circa.
Da commercio fisico ad E-commerce: cosa bisogna fare e cosa bisogna dichiarare
Ho un negozio tradizionale su strada in regime forfettario , cod.Ateco 47.65.00 ( commercio al dettaglio di giochi e giocattoli inclusi quelli elettronici ).
Ho pensato di aprire anche un sito web e pagine social per estendere la mia attività online. La mia commercialista mi ha detto che non devo aprire nessun’altra pratica ( camera di commercio, ade, suap ecc ) e posso iniziare sensa problemi.
Tuttavia mi sembra strano e la mia domanda è:
- Posso iniziare l’attività di vendita online utilizzando il codice ateco che uso per la vendita in negozio, quindi il 47.71.10 , pur trattandosi della stessa merce ?
La risposta corretta può essere data solo in consulenza, in linea generale per le vendite online esiste un codice ateco specifico, ma non sempre è utile o opportuno utilizzarlo. Di fatto la vendita online costituisce una modalità particolare di esercizio del commercio al dettaglio che ha già comunicato sia al Comune che all’Agenzia delle Entrate.
- Ho letto che inoltre bisognerebbe comunicare all’ade l’indirizzo web dell’eventuale ecommerce e del provider, cosa che lei invece non mi ha detto. Sapete aiutarmi?
Si, esistono dei campi specifici da indicare per comunicare il sito internet e il provider di servizi web utilizzato. Dalle domande che pone è evidente che non ha fiducia, per qualche motivo, del commercialista attuale, è consigliabile quindi rivolgersi a un commercialista differente che sia specializzato di Ecommerce.
Risposta Commercialista Ecommerce
Posso lavorare all’estero con il regime forfettario?
Buongiorno, sono un Social Media Manager e sto per aprire P.Iva in regime forfettario, si può lavorare all’estero fuori dall’Unione Europea? (negli Stati Uniti o in Svizzera ad Esempio). Viste le mie esperienze e competenze prevedo di avere molti clienti fuori dall’Italia. Grazie mille!
Risposta Commercialista Ecommerce
Con la partita iva in regime forfettario non ci sono limitazioni, quindi al pari degli altri regimi fiscali è possibile effettuare consulenze a tutte le aziende del mondo ovunque esse siano. Attenzione però, perché trattandosi di consulenze, non sempre dovrai indicare in fattura la dicitura del regime forfettario. Per esempio se farai consulenze a società europee dovrai applicare l’esenzione iva prevista per le consulenze intracomunitarie. Per approfondimenti ti consiglio di contattarci per essere seguito dai nostri commercialisti specializzati.
Il regime forfettario e l’obbligo di emettere scontrini, ricevute fiscali o scontrini?
Risposta Commercialista Ecommerce
Il regime forfettario non prevede di per sè alcuna semplificazione riguardo l’emissione degli scontrini fiscali. Quindi se ha un negozio che è tenuto ad avere il registratore di cassa e ad inviare i dati all’Agenzia delle Entrate telematicamente, lo stesso obbligo lo hai se sei in regime forfettario. L’unica previsione speciale prevista per coloro che sono in regime forfettario riguarda la possibilità in alcuni casi di poter emettere fattura cartacea in luogo della fattura elettronica.
Ti segnalo poi che se hai un ecommerce, ecco che è prevista la possibilità di non avere un registratore di cassa ed è possibile non emettere alcuno scontrino per ciascuna vendita, bensì di registrare le vendite solo nel registro dei corrispettivi.
Il forfettario su cosa calcola i contributi fissi commercianti?
Volevo chiedere l’aliquota ridotta del 5% viene calcolata su l’utile rimasto dopo aver pagato INPS? o sul utile totale in regime forfetario commerciante?
Risposta Commercialista Ecommerce
Buongiorno l’INPS si calcola se si è in regime forfettario sull’utile che si ottiene moltiplicando l’importo dei corrispettivi incassati per la percentuale prevista dalla legge. Nel caso degli ecommerce tale percentuale è pari al 40%. Quindi per rispondere alla domanda l’INPS pagato NON deve essere tolto per calcolare quanto si deve di INPS.
Queste sono alcune informazioni in regime forfettario che devono sempre essere verificate in consulenza per verificare come possono essere adattati al tuo caso.
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