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Crowdfunding: Raccolta di Fondi
La raccolta di capitali attraverso il crowdfunding: è questo il fenomeno che sta espandendosi sempre di più in tutto il mondo. Per Europa e Italia i dati parlano chiaro: sono stati raccolti con il crowdfundin 5,43 miliardi di Euro in Europa nel 2015 con un balzo del 92% dai 3 miliardi del 2014 e contro gli 1,2 miliardi del 2013.
In Italia nel 2015 la raccolta di fondi attraverso tutti i sistemi di crowdfunding ammonta a 32 milioni di euro!
Il Crowdfunding può essere la soluzione per chi ha già una IDEA e un TEAM ed è alla ricerca del terzo elemento per dare vita a una impresa ovvero il capitale.
Cosa è il crowdfunding? E’ un modo di raccogliere denaro da parte di imprenditori e artisti per finanziare le proprie attività. La caratteristica di questa raccolta di denaro è che avviene solitamente attraverso un sito web e il finanziamento spesso si caratterizza per essere fatto da piccoli risparmiatori non professionisti e gli importi sono di modesta entità.
Nel proseguio il termine crowdfundig sarà sostituito con “raccolta fondi”.
Esistono diverse tipi di raccolta fondi: Donation Crowdfunding, Reward Crowdfunding e Equity Crowdfunding. Esistono poi migliaia di figure diverse che esattamente come una tavolozza di colori portano a disegnare varianti di questi tre tipi di raccolta fondi. La differenza fondamentale in Italia è che solo l’Equity Crowdfunding ha una propria regolamentazione è può essere fatto solo attraverso intermediari abilitati. Le altre tipologie di raccolta fondi invece non richiedono autorizzazioni specifiche e non esiste una regolamentazione ad-hoc.
Donation Crowdfunding (Raccolta fondi con donazione)
In questo tipo di raccolta fondi le figure principali sono il Promotore dell’iniziativa e i Sostenitori. Le iniziative in genere hanno il fine di sostenere progetti culturali, sociali e spesso sono legati al settore no-profit (terzo settore). Anche se alla base di una donazione (tecnicamente erogazione liberale) non vi è la previsione di ricevere nulla in cambio, spesso queste campagne prevedono comunque una forma di riconoscenza nei confronti dei sostenitori. Possibili ricompense sono: la citazione dei sostenitori che hanno finanziato il progetto al termine del libro ad esempio. In ogni caso ciò che distingue questo tipo di raccolta fondi rispetto al Reward Crowdfunding è proprio l’entità della ricompensa che sotto il profilo strettamente economico è minima.
Reward Crowdfunding (Raccolta fondi con premio)
In questo caso ai sostenitori dell’iniziativa viene offerto un premio o una ricompensa ben specifica. Un tipico esempio può essere quello di consentire ai sostenitori di acquistare il prodotto, oggetto della raccolta fondi, a un prezzo particolarmente scontato e in pre-ordine.
Per farti una idea di come funziona la raccolta fondi non regolamentata in Italia può essere di aiuto visitare alcuni siti. Ad esempio https://www.eppela.com/it/categories dove si trovano divisi per categorie moltissimi progetti in corso di finanziamento.
Raccolta fondi con donazione o con premio: 4 motivi di interesse
I primi due tipi di Crowdfunding (Donation e Reward) sono strumenti flessibili di raccolta di fondi e sono particolarmente interessanti perchè:
- Possono essere utilizzati da tutti gli operatori economici senza vincoli di forma giuridica. In altre parole possono essere utilizzati da ditte individuali, società di persone (società in nome collettivo, società in accomandita semplice), associazioni culturali e in genere da tutti coloro che operano nel no-profit.
- Possono essere utilizzati per finanziare progetti piccoli e medi, si tratta di uno strumento molto flessibile.
- A differenza dell’Equitiy Crowdfunding, non presente costi fissi elevati (come spese notarili etc. etc.). Spesso viene previsto che il lancio del progetto non presenta costi fissi. Se il progetto riuscirà a raccogliere i fondi necessari per partire allora la piattaforma di crowdfunding tratterà una piccola percentuale di quanto il tuo progetto è riuscito a raccogliere.
- Presentando il propio progetto si ha un immediato riscontro dell’interesse che suscita nei potenziali clienti. Sia la raccolta fondi con donazioni che quella con premi attraggono l’interesse prima di tutto dei consumatori e di coloro che utilizzeranno i prodotti o i servizi che offriamo. Hai la possibilità quindi di toccare con mano se il tuo progetto suscita interesse. Questa è una differenza fondamentale rispetto all’equity crowdfunding. Come vedremo dopo nell’equity coloro che investono i fondi lo fanno in qualità di investitori e non di consumatori. In altre parole con l’equity crowdfunding la tua idea viene finanziata se gli investitori ritengono che possa avere successo, ma quale sarà il riscontro sul mercato è tutto da valutare. Nella raccolta fondi con donazioni o premi invece sono gli stessi consumatori a dimostrare interesse per il tuo prodotto o servizio.
Equity Crowdfunding
Si tratta probabilmente del sistema più complesso di raccolta fondi. Questo sistema di raccolta fondi consente ai Sostenitori delle iniziative proposte di diventare Soci a tutti gli effetti della Società che raccoglie i fondi. Per questo motivo sicuramente è il metodo di raccolta del capitale di rischio di stretto interesse per la realizzazione di progetti di impresa.
Accenni alla normativa di riferimento
Soltanto nel 2012, l’Italia ha avviato l’attività di regolamentazione della raccolta fondi basata su questo tipo di raccolta fondi. Per ora l’accesso a questo strumento è limitato solo ad alcune imprese. Siamo in fase sperimentale ancora.
Le norme di legge di riferimento sono:
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 articoli da 25 a 32
- Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3
- Regolamento Consob n. 18592 – Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line
In pratica la legge consente per ora solo a Startup Innovative e PMI Innovative di ricorrere all’Equity Crowdfunding. La possibilità è estesa anche alle Società a responsabilità limitata e non solo alle Società per azioni.
Le piattaforme di Equity Crowdfunding
I siti che offrono la possibilità di raccogliere denaro a titolo di capitale di rischio* devono sottostare a una autorizzazione e al loro inserimento in un albo. Mentre le altre piattaforme di raccolta fondi non richiedono autorizzazione.
Sul sito Consob sono indicati i gestori che sono suddivisi in due Albi. L’abo Ordinario è riservato alle società che gestiscono portali di raccolta fondi. L’Albo Speciale è dedicato alle società che si occupano di gestione degli investimenti. Al seguente indirizzo http://www.consob.it/main/intermediari/cf_gestori/index.html è possibile consultare l’elenco.
Tra le tante piattaforme si crowdfunding regolamentato segnaliamo http://www.starsup.it/ . Molte informazioni utili e tanti esempi.
Per approfondire l’argomento puoi consultare questi documenti:
Il primo documento di sicuro interesse è quello redatto dall’Ordine Dottori Commercialisti e Consob. Il documento affronta i principali temi di interesse per chi intende avviare una impresa innovativa e anche per chi intende investire in un progetto utilizzando l’Equity Crowdfunding. Lo studio propone con linguaggio semplice una panoramica dell’argomento. Clicca Qui per effettuare il download.
Se si vuole approfondire il tema della raccolta fondi altro documento interessante è il seguente Clicca QUI.
Link utili:
http://www.ecnews.it/profili-iva-modelli-crowdfunding-ritorno-finanziario/ Profili Iva della raccolta fondi con riconoscimento di interessi o dividendi sul progetto
http://www.ecnews.it/profili-iva-reward-based-crowdfunding/ Profili Iva della raccolta fondi con premio per i sottoscrittori
Se anche tu hai una impresa o un progetto imprenditoriale puoi contattarci scrivendoci qui.
*Il capitale di rischio: con questa espressione si intende il capitale investito dai soci nell’azienda. Chi investe in quanto socio non ha diritto a un interesse minimo. Potrà avere un ritorno economico solo se l’azienda riesce a generale utili.
Peer to peer crowdfunding in dichiarazione dei redditi o nel modello 730
Redditi esteri da capitale da investimenti in piattaforma di peer to peer crowdfunding. Sono stati trattenuti L’IRPEF al 19% dalla società spagnola . Visto che su tali investimenti fatto dal 1/1/2018 si paga un’imposta sostitutiva del 26%, Come devo dichiararli in Italia per pagare la differenza e arrivare al 26%? Oppure come posso recuperare il 19% pagato?
Risposta:
A partire dal 1^ gennaio 2018 il testo unico delle imposte sui redditi si apre al crowdfunding.
L’art. 44 comma 1 alla lettera d-bis prevede:
“d-bis) i proventi derivanti da prestiti erogati per il tramite di piattaforme di prestiti per soggetti finanziatori non professionali (piattaforme di Peer to Peer Lending) gestite da società iscritte all’albo degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, o da istituti di pagamento rientranti nell’ambito di applicazione dell’articolo 114 del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo n. 385 del 1993, autorizzati dalla Banca d’Italia;”
In pratica dal 1^ gennaio 2018 le piattaforme autorizzate ad esercitare in Italia operano una ritenuta a titolo di imposta del 26%. Ritenuta a titolo di imposta significa in pratica che sui redditi percepiti da tali piattaforme non occorre pagare altre imposte e quindi non sono soggette all’indicazione in dichiarazione.
Nel caso del contribuente invece le ritenute applicate dal soggetto estero non è del 26% bensì del 19%. Inoltre la documentazione che attesta le ritenute non è conforme ai modelli diA certificazione delle ritenute previste in Italia.
Appare dunque ipotizzabile che i redditi percepiti debbano essere dichiarati pagando l’aliquota irpef marginale. A dover essere dichiarati sono i redditi effettivamente percepiti nel corso del 2018 al lordo della ritenuta subita all’estero.