L’attività di network marketing rimane una delle attività che riscuote successo ancora oggi. Anzi le opportunità di guadagnare un extra si sono moltiplicate con l’avvento del web e della maggiore velocità di circolazione delle informazioni.

L’attività di network marketing, viene inquadrata dal nostro legislatore nell’istituto della vendita porta a porta anche definita vendita a domicilio. 

Network marketing con o senza partita iva?

Chi percepisce provvigioni dall’attività di network marketing è obbligato ad aprire partita iva se i compensi percepiti superano l’importo di euro 6410,26.  Se si rimane sotto questa soglia non vi è obbligo di aprire partita IVA.

Se si supera la soglia e si apre la partita iva si gode comunque di un regime sempificato di adempimenti: non vi è l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. Rimane l’obbligo per chi apre partita IVA di presentare la dichiarazione IVA.

Quante imposte si pagano sui redditi da network marketing?

I redditi che derivano dal netowrk marketing vengono tassati con una aliquota fissa del 17,94% qualsiasi sia l’importo della provvigione. E’ evidente che vi è una tassazione di favore rispetto ad altrii tipi di reddito che invece sono soggetti ad aliquota progressiva che può arrivare fino al 43%!

Network marketing e contributi INPS.

Fino a 6.410,26 euro di provvigioni lorde NON c’è obbligo di versare i contributi INPS. Superato questo importo occorre sia aprire partita iva che versare i contributi all’INPS. L’aliquota contributiva INPS è del 25,72%.  La contribuzione inps sarà versata secondo le regole dei collaboratori coordinati e continuativi.

Network marketing e Camera di Commercio

Chi effettua la vendita a domicilio, in caso di apertuta di partita IVA, NON è soggetto all’iscrizione in camera di commercio.

Quindi quali sono i rischi fiscali di chi opera nel network marketing e/o nel porta a porta?

Il rischio è di non essere a conoscenza della necessità di aprire partita iva se si superano gli importi di ricavi sopra indicati. In questi casi la verifica del superamento della soglia è automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate e si rischia di dover pagare sanzioni all’agenzia delle entrate.

Non tutti i commercialisti seguono questo tipo di attività, è importante rivolgersi quindi a chi ha esperienza specifica nel settore. Contattaci, sappiamo cosa fare!