Oramai sono tantissimi i professionisti che hanno a disposizione un loro sito web, cosiddetto sito vetrina, e stanno prendendo piede sempre di più anche l’utilizzo dei servizi collaterali molto utili come la prenotazione online degli appuntamenti. La prenotazione online consente al paziente di prenotare la consulenza presso il professionista prescelto. Accanto alla prenotazione della consulenza alcune di queste piattaforme consentono anche di procedere al pagamento della consulenza professionale o della visita medica.
Ecco che alcuni professionisti scelgono di integrare il servizio di prenotazione e pagamento della prestazione nel proprio sito web, si sperimenta quindi una modalità di esercizio della professione che in qualche modo avvicina il cliente ad una esperienza di acquisto simile a quella dell’ecommerce.
Nello svolgimento dell’attività professionale può quindi sorgere il dubbio che aggiungendo il tasto “acquista” sul proprio sito web, in qualche modo l’attività professionale svolta possa di colpo diventare un ecommerce e quindi un’attività commerciale: NON è così. Vediamo degli esempi pratici.
Se ad esempio un medico utilizza sul proprio sito web, un sistema di prenotazione delle visite, con il quale il paziente procede anche a pagare la prestazione oltre che a lasciare i dati per la fatturazione, è evidente che la prestazione libero professionale del medico rimane invariata e quindi soggetta alla disciplina professionale della libera professione medica sia sotto il profilo fiscale che contributivo. Molto diverso invece è il caso del medico che sul proprio sito web decide di vendere dei corsi ad esempio sulla prevenzione rispetto ad alcune patologie mediche: in questo caso l’attività non sarebbe più di tipo medico, bensì si tratterebbe di vendita online. Solo in questo secondo caso occorre prendere in considerazione l’opportunità di aggiungere un codice ateco e gestire la vendita dei corsi come un ecommerce.