Pubblichiamo una delle domande che più spesso ci viene posta quando arriva un avviso bonario da parte dell’agenzia delle entrate CHI PAGA??
Buongiorno sono la sig.ra C…… L…. B….. G…..scrivo da Roma, qualche giorno fa ho ricevuto dalla ufficio dell entrate da pagare 499,16 per aver dichiarato nel 2016 la figlia maggiorenne a carico al 100% e il figlio minore al 50 %. PREMETTO CHE SONO DIVORZIATA E LA SENTENZA DEL GIUDICE PARLA CHIARO DIVISIONE EQUA CON IL CONIUGE. IL 730 viene fatto da un consulente. Vorrei sapere se devo pagare tutto io o anche il consulente avendo sbagliato a compilare deve pagare la metà. Grazie
Buonasera,
è bene aver chiaro che se l’avviso porta a un totale pari a euro 499.16 sarà composto da imposte per
– circa 450 euro sanzioni
– per circa 45 euro e
– interessi per circa 4,16 (si tratta di approssimazioni evidentemente).
Quindi se il consulente, ammesso che abbia colpe per l’errata indicazione, deve corrispondere circa 45+4,16 mentre il resto che sono imposte da restituire pari a circa 450 euro devono essere corrisposte solo dal contribuente e quindi da Lei.
Esistono casi in cui il commercialista deve pagare anche le tasse ma non è questo il caso.
Cordiali saluti,
Staff LegaleFiscale.it
Quesito giunto in redazione
Buongiorno,
scrivo per ricevere gentilmente una informazione: mia madre ha avuto redditi da lavoro dipendente ed è assegnataria di una pensione di inabilità al lavoro. All’atto della presentazione della dichiarazione dei Redditi la commercialista non ha inserito (anche se stiamo verificando) il CUD della seconda. Pertanto, vi chiedo se:
1) E’ possibile rivalersi sulla stessa – sempre se si dimostra di averle fornito tutto il materiale?2) Si deve pagare l’accertamento comunque e poi rivalersi?3) E’ possibile autodenunciarsi con una specie di “ravvedimento” operoso per evitare o limitare sanzioni ed interessi?
In attesa di un Vostro cortese riscontro, vi ringrazio per l’attenzione.
scrivo per ricevere gentilmente una informazione: mia madre ha avuto redditi da lavoro dipendente ed è assegnataria di una pensione di inabilità al lavoro. All’atto della presentazione della dichiarazione dei Redditi la commercialista non ha inserito (anche se stiamo verificando) il CUD della seconda. Pertanto, vi chiedo se:
1) E’ possibile rivalersi sulla stessa – sempre se si dimostra di averle fornito tutto il materiale?2) Si deve pagare l’accertamento comunque e poi rivalersi?3) E’ possibile autodenunciarsi con una specie di “ravvedimento” operoso per evitare o limitare sanzioni ed interessi?
In attesa di un Vostro cortese riscontro, vi ringrazio per l’attenzione.
Buongiorno, rispondiamo sinteticamente a quanto richiesto:
Trattandosi della dichiarazione dei redditi da presentare entro il 30/10/2019 la cosa migliore da fare è esprimere i dubbi che avete in merito alla compilazione della dichiarazione immediatamente al vostro commercialista di fiducia. In questo modo:
– il commercialista potrà correggere la dichiarazione e presentarla corretta nei termini senza dover presentare dichiarazioni integrative che vanno a correggere quanto precedentemente inviato.
– Anche le maggiori imposte, sanzioni e interessi eventualmente dovuti saranno ridotte al minimo.
Qualora i vostri dubbi siano confermati è bene non attendere che l’Agenzia delle Entrate se ne accorga e vi mandi l’avviso di accertamento; nell’avviso di accertamento le sanzioni sono pari al 10% per le imposte dovute più le eventuali sanzioni per la presentazione della dichiarazione infedele. In questi casi è utile avvalersi dell’istituto del “ravvedimento operoso” che vi consentirà di pagare eventuali maggiori imposte dovute con una sanzione ridotta.
Se il professionista a cui vi rivolgete si accorgerà dell’errore non crediamo avrà problemi a corrispondere le eventuali sanzioni. Diversamente per ottenere il risarcimento delle sanzioni dovrete rivolgervi ad un avvocato con tutte le maggiori spese del caso.
Cordiali saluti
Staff LegaleFiscale.it
Quesito giunto in redazione il 28/10/2019
Buongiorno, sarò breve. Il mio commercialista ha sbagliato a fare il 730,nelle detrazioni fiscali dei figli a carico, ha scritto che li prendo io al 100%,quando non è così, anche perchè sul CUD del lavoro c è scritto 50%.Venerdì arriva l avviso della agenzia entrate che devo pagare 750 euro più sanzione di 150 e interessi di 50. Il commercialista, riconosciuto l errore, dice che lui paga la sanzione e gli interessi. A me non basta perchè lo sbaglio l’ha fatto lui e deve pagare lui! Come dice di comportarmi?
Risposta
Buongiorno,
il commercialista che commette un errore deve ripagare le sanzioni e gli interessi. Restano in capo al contribuente le imposte che risultano dovute a seguito della rettifica della dichiarazione.
Francamente il suo commercialista si è dimostrato un professionista serio. Tenga conto che l’indicazione nel CUD non ha alcun valore e che qualora il commercialista non riconosca il suo errore Lei dovrà avviare una controversia legale ben più onerosa.
Cordiali saluti
Staff LegaleFiscale.it