1. Dottor Martello, cosa l’ha spinta a scrivere un manuale fiscale specificamente per psicologi e psicoterapeuti?

“Ho notato una grande lacuna nella formazione fiscale degli psicologi. Molti professionisti brillanti si trovavano in difficoltà con gli aspetti amministrativi della loro attività. Ho voluto creare uno strumento che colmasse questo gap, permettendo loro di concentrarsi sulla loro vera passione: aiutare le persone.”

  1. Qual è stata la sfida più grande nel tradurre concetti fiscali complessi in un linguaggio accessibile per professionisti della salute mentale?

“La sfida più grande è stata trovare il giusto equilibrio tra precisione tecnica e comprensibilità. Ho cercato di usare molti esempi pratici e casi studio per rendere i concetti più concreti e applicabili alla realtà quotidiana degli psicologi.”

  1. Nel suo manuale, lei dedica molto spazio al regime forfettario. Perché ritiene che questo aspetto sia così importante per gli psicologi?

“Il regime forfettario è spesso la scelta più conveniente per chi inizia, ma molti non ne conoscono bene vantaggi e limiti. Ho voluto fornire tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole e gestire correttamente questo regime.”

  1. Come pensa che il suo libro possa aiutare concretamente uno psicologo appena abilitato ad avviare la propria attività professionale?

“Il manuale offre una vera e propria roadmap per l’avvio dell’attività, dalla scelta del regime fiscale all’apertura della partita IVA, fino alla gestione delle prime fatture. L’obiettivo è dare sicurezza e autonomia ai giovani professionisti fin dai primi passi.”

  1. Nel manuale, lei affronta il tema della gestione della liquidità. Perché ritiene che questo sia un aspetto cruciale per gli psicologi liberi professionisti?

“La gestione della liquidità è fondamentale per la serenità professionale. Molti psicologi si trovano in difficoltà con le scadenze fiscali perché non hanno pianificato correttamente. Nel libro, fornisco strategie concrete per evitare queste situazioni di stress.”

  1. Quali sono, secondo la sua esperienza, gli errori fiscali più comuni commessi dagli psicologi e come il suo manuale può aiutare a evitarli?

“Gli errori più comuni riguardano la fatturazione e la deducibilità delle spese. Il manuale offre guide dettagliate su questi aspetti, con esempi pratici e checklist per evitare sviste costose.”

  1. Nel libro, lei dedica una sezione alle domande e risposte più comuni. Come ha selezionato questi quesiti e quanto pensa che possano essere utili ai lettori?

“Ho selezionato le domande basandomi sulla mia esperienza di consulenza con gli psicologi e sui forum professionali. Sono i dubbi che emergono più spesso nella pratica quotidiana e che possono creare ansia se non risolti.”

  1. Il suo manuale copre anche aspetti come l’ENPAP e il Sistema Tessera Sanitaria. Perché ha ritenuto importante includere questi temi?

“ENPAP e Sistema Tessera Sanitaria sono aspetti specifici della professione dello psicologo che spesso creano confusione. Ho voluto includerli per offrire una guida completa, che coprisse tutti gli aspetti fiscali e previdenziali della professione.”

  1. In che modo pensa che il suo libro possa contribuire non solo alla gestione fiscale, ma anche alla serenità professionale degli psicologi?

“La serenità professionale deriva anche dalla consapevolezza di gestire correttamente gli aspetti fiscali. Il libro vuole essere un alleato fidato, a cui lo psicologo può rivolgersi per dissipare dubbi e prendere decisioni informate.”

  1. Guardando al futuro, prevede di aggiornare regolarmente il manuale per stare al passo con eventuali cambiamenti normativi? Come pensa di mantenere i suoi lettori informati?

“Assolutamente sì. Il mondo fiscale è in continua evoluzione e intendo mantenere il manuale sempre aggiornato. Sto anche valutando la creazione di una newsletter per i lettori, per fornire aggiornamenti tempestivi sulle novità più rilevanti.”

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