A partire dal 1° gennaio 2025, il termine di pagamento per le comunicazioni di irregolarità e i controlli formali passerà da 30 a 60 giorni, come stabilito dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 108 del 2024. Questo cambiamento riguarda gli articoli 36-bis e 36-ter del DPR n. 600 del 1973 e l’articolo 54-bis del DPR n. 633 del 1972, offrendo ai contribuenti più tempo per fornire chiarimenti o segnalare eventuali errori all’amministrazione finanziaria.

Il pagamento delle somme dovute a seguito di controlli automatici o formali potrà essere effettuato entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione. Per la rateizzazione, la prima rata potrà essere versata entro lo stesso termine.

Per quanto riguarda le comunicazioni messe a disposizione dell’intermediario fiscale, il termine di pagamento rimane di 90 giorni, includendo i 60 giorni per l’intermediario per informare il contribuente e i 30 giorni per il pagamento effettivo.

In caso di accoglimento parziale delle istanze di rideterminazione della pretesa inviate tramite l’applicazione Civis, il termine di pagamento riparte dal momento in cui viene notificata la comunicazione rettificata, con un nuovo termine di 60 giorni.

L’estensione dei termini è utile sia per i contribuenti, che avranno più tempo per beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative, sia per i professionisti che li assistono, che avranno più tempo per fornire chiarimenti e documentazione.

Vi sono ulteriori agevolazioni previste dalla legge, come la sospensione dei termini di versamento dal 1° agosto al 4 settembre per i controlli automatici, i controlli formali e la liquidazione delle imposte sui redditi, e la sospensione dell’invio delle comunicazioni di controllo in determinati periodi dell’anno, come dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre.

Queste modifiche normative permettono ai contribuenti di avere più tempo per regolarizzare eventuali irregolarità, riducendo così le pressioni finanziarie e amministrative.