Abbiamo ricevuto una domanda specifica riguardo l’ apertura della partita iva come elettricista. Da qui l’idea di mettere in chiaro quali sono i requisiti per diventare elettricisti. Prima cosa se chiedete informazioni in camera di commercio scoprirete che l’elettricista viene denominato installatore di impianti. O meglio tra i vari professionisti che si occupano di impiantistica una parte è riservata agli elettricisti. Questa informazione è anche utile qualora cerchiate informazioni su internet.

Requisiti professionali

I requisiti per avviare l’attività di elettricista (installatore di impianti = elettricista) sono:

  • Almeno uno dei titoli di studio/esperienze tra queste:
    • Laurea in materie tecniche (Ingegneria, Architettura, Fisica);
    • Diploma di maturità o Qualifica Professionale in materie tecniche e un periodo di lavoro di almeno 2 anni continuativi alle dipendenze di una impresa del settore anche come familiare, collaboratore o socio (il periodo di lavoro è di un anno per gli idraulici);
    • Attestato di qualifica professionale rilasciato da Istituti Regionali o riconosciuti dalla Regione e un periodo di lavoro di almeno 2 anni come operaio qualificato alle dipendenze di una impresa di settore anche come familiare collaboratore o socio;
    • Attività lavorativa svolta alle dipendenze di un’impresa di settore, per almeno 3 anni, in qualità di Operaio Installatore con qualifica di specializzato escluso l’eventuale periodo di apprendistato.

Requisiti di Onorabilità

In pratica occorre non avere pendenze penali gravi in corso: in particolare reati di mafia.

Se non siete sicuri di possedere i requisiti potete rivolgere il quesito alla camera di commercio o andando agli sportelli oppure ponendo il quesito tramite mail (la camera di commercio di Torino mette a disposizione un indirizzo mail a cui inviare i documenti e chiedere un parere informale).

Gli enti ai quali comunicare l’avvio dell’attività

Una volta stabilito che i requisiti professionali e personali ci sono bisogna presentare comunicazioni agli enti interessati:

  • Iscrizione in Camera di Commercio e iscrizione al registro artigiani;
  • Agenzia delle Entrate: attribuzione della partita iva
  • INPS: iscrizione nella sezione artigiani.
  • INAIL: iscrizione e pagamento del premio assicurativo INAIL

Se l’attività di elettricista che intendete avviare prevede anche l’apertura al pubblico di un punto vendita di materiale elettrico ecco che allora bisogna anche presentare:

  • Al Comune in cui è posizionata l’attività economica la segnalazione di inizio attività.

E’ importante valutare bene con il commercialista (prima di aprire) quali sono gli adempimenti che è bene mettere in atto se si intende svolgere sia l’attività di vendita di materiale che l’attività artigianale di installazione impianti, riparazione e assistenza come elettricista.

Il codice ateco dell’elettricista

L’attività di installazione impianti di per sè è molto vasta, riferendoci al solo settore degli impianti elettrici a secondo di come viene svolta l’attività ecco che i codici ateco possibili sono più di uno. (Il codice ateco è un codice con il quale l’agenzia delle entrate classifica le attività economiche che vengono svolte sul territorio).

43.21.01
Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione)
– installazione di impianti elettrici in tutti i tipi di edifici e nelle strutture di genio civile: cablaggio e connessioni elettriche, impianti di illuminazione
– installazione di impianti di collegamento di elettrodomestici e apparecchi elettrici
– installazione di impianti fotovoltaici

43.21.02
Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione)
– cablaggio per telecomunicazioni, reti di elaboratori e sistemi televisivi via cavo, incluse le fibre ottiche, parabole satellitari, impianti di segnalazione d’incendio, sistemi di allarme antifurto

43.21.03
Installazione impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa manutenzione e riparazione)
Dalla classe 43.21 sono escluse:
– costruzione di linee di comunicazione e di linee elettriche, cfr. 42.22
– il monitoraggio ed il controllo a distanza di sistemi elettronici di sicurezza come i sistemi di allarme antifurto e antincendio, cfr. 80.20

Una volta che hai tutti i documenti in regola, partita iva compresa, non ti resta che cominciare.

Per avviare la tua attività di impiantista o di elettricista possiamo consigliarti di ottenere tutte le altre informazioni necessarie a gestire la tua attività in tutta tranquillità e sicurezza partecipando al nostro Corso Avvio Business.

Il quesito e la risposta:

Salve, ho conseguito il titolo di studio di “perito tecnico in elettronica e telecomunicazioni”. Da 1 anni e 2 mesi lavoro come apprendista per una ditta di impianti elettrici, e volevo aprire partita iva come artigiano elettricista. L’apprendistato può essere considerato come periodo valido per avere il requisito professionale?

Risposta: Purtroppo il periodo di apprendistato non può essere preso in considerazione come periodo valido al fine di maturare il requisito professionale..

Altro quesito aggiornamento del 27 dicembre 2017

Io vorrei aprire una partita Iva come elettricista ho i requisiti essendo stato socio in una s.r.l. per 5 anni nella quale ero qualificato per installazione manutenzione di mezzi di sollevamento “gru a ponte o a bandiera ecc. ” inoltre installatori e manutentori di impianti elettrici civili e industriali ?

Risposta: buongiorno per valutare l’esperienza specifica dei soci di società di capitale che effettivamente hanno partecipato allo svolgimento dell’attività lavorativa occorrer prendere in considerazione la posizione INAIL. Infatti per alcune camere di commercio è richiesta la documentazione INAIL che attesta che il premio era pagato proprio a copertura dei rischi derivanti dall’attività di installazione impianti.

L’esperienza solo presso un solo datore di lavoro? Aggiornamento del 22/02/2018

Domanda:
Io ho un esperienza di 2 anni e 9 mesi come operaio specializzato di terzo livello in una ditta di elettricisti.
Vorrei aprire una ditta, se non ho capito male, per acquisire i requisiti per esperienza, dovrei cumulare altri 3 mesi si assunzione a questi livello?
Andrebbe bene uguale se la ditta non è la stessa?
Grazie, aspetto vostra cortese risposta.
 
Risposta:
L’esperienza può essere maturata in più aziende differenti, ciò che conta è avere il corretto inquadramento lavorativo richiesto dalla legge.
In caso di dubbi la Camera di Commercio mette a disposizione (almeno la Camera di Commercio di Torino) un servizio di pre-valutazione della documentazione.
 

Salve, io lavoro per piu’ di 3 anni per un’impresa elettrica. Probabilmente risulto assunto come operaio generico. Sono validi per l’acquisizione della qualifica?

Buongiorno,

occorre che risulti dai documenti prodotti in camera di commercio il tipo di lavoro che effettivamente ha svolto.
Se non risulta dalla qualifica di assunzione e nemmeno dalle buste paga può farsi rilasciare una dichiarazione del datore di lavoro nella quale viene indicato che in effetti ha svolto l’attività di installatore.
In ogni caso è bene prendere i documenti che si hanno a disposizione e richiedere una prevalutazione dei documenti.
Lo può fare tramite un professionista incaricato oppure direttamente recandosi presso la camera di commercio di competenza.
Cordiali saluti,
 

Ai fini di maturare il requisito di due anni di lavoro per ottenere la licenza posso sommare differenti periodi di lavoro presso differenti datori di lavoro? E se ho avuto dei periodi di disoccupazione cosa succede?

Buona sera, avrei delle domande riguardo ai requisiti per aprire una ditta di elettricisti.
Io sono in possesso di una qualifica professione come elettricista, so che devo lavorare per 2 anni come elettricista per aprire la mia ditta, le mie domande sono le seguenti.
Se io avessi lavorato a tratti, cioè tipo con un contratto di 2 mesi in una ditta poi sono stato qualche mese a casa come disoccupato e ho ripreso a lavorare in un altra ditta come elettricista.
Il periodo lavorativo si somma fra loro o e necessario lavorate 2 anni consecutivi senza essere mai licenziato o cambiato ditta?
Attendo una risposta cordialmente Cosimo
 
Risposta
la legge parla di un periodo continuativo di due anni. Il Ministero si è espresso nel senso di considerare validi ai fini della maturazione dei periodi lavorativi che sommati tra di loro arrivano ai due anni:
– esperienze di lavoro ance non consecutive
– e di conseguenza esperienze di lavoro presso lavoratori diversi
purchè il totale porti a due annI di esperienza di lavoro FULL-TIME.
 

Impiegato programmatore in automazione industriale e titolo di elettricista

 
Domanda giunto in redazione il 23/07/2019
 

Salve, navigando su internet ho trovato questo blog su cui ci sono   delle domande su particolari richieste per I requisiti di iscrizione alla camera del commercio come elettricista. Io ho un contratto da   impiegato programmatore in automazione industriale da 11 anni. Ho   comunque praticato attività di elettricista nei primi anni di questo   contratto. Scrivendo questo alla camera di commercio e chiedendo se
con una dichiarazione del datore di lavoro, potevo comunque avere I   requisiti, ho avuto questa risposta:
Gent.mo Sig. Alessandro,

l’inquadramento in impresa abilitata all’installazione degli impianti   con la qualifica di impiegato tecnico non consente il riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali per l’esercizio dell’attività impiantistica di cui al D.M. 37/08, in quanto i periodi di inserimento o le prestazioni lavorative previsti dall’art. 4 del suddetto   D.M.37/08 devono avvenire in qualità di operaio installatore, essendo necessario che l’interessato acquisisca esperienza pratica nel settore di interesse.

Nel caso in cui i requisiti posseduti non appaiano idonei sulla base delle correnti interpretazioni delle normative e delle relative procedure in uso da parte di questo Registro delle Imprese, è facoltà dell’interessato sollecitare presso i responsabili il riesame delle   procedure destinate a influire sulle proprie richieste di abilitazione.

Tutte le segnalazioni che risultino sufficientemente circostanziate e sostenute da riferimenti oggettivi e normativi saranno attentamente esaminate.

Non vi sono garanzie in ordine all’accoglimento dei rilievi. La risposta sarà fornita alla fine dell’esame entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della richiesta di riesame.

I rilievi dovranno essere presentati a mezzo e-mail scrivendo a questo indirizzo.

Potreste darmi dei consigli su quali riferimenti oggettivi e normativi potrei avvalermi?!
Grazie saluti

Risposta:

Buongiorno complimenti perchè come consigliamo sempre il primo ente da interpellare per conoscere la propria situazione in merito ai requsiti per diventare elettricisti è proprio l’ufficio artigianato della camera di commercio. Gli uffici, come nel suo caso, sono sempre disponibili a fornire chiarimenti in materia di normativa di riferimento.

In merito al suo quesito quello che occorre fare è far valere l’esperienza maturata durante l’attività lavorativa quindi qualora ciò corrisponda al vero illustrare le esperienze lavorative maturate negli anni di dipendente, determinante sarebbe una lettera del datore di lavoro che illustri l’effettiva esperienza nello svolgimento dell’attività di installazione impianti (ovviamente solo qualora ciò risponda al vero).

In bocca al lupo.

Ero impiantista ora devo ripresentare tutti i documenti?

Sono stato per 5 anni tecnico responsabile per una azienda di impianti elettrici. In altre parole ero iscritto come impiantista abilitato in Camera di Commercio, poi due anni fa ho chiuso la ditta. La mia domanda è: adesso vorrei avviare una mia attività, devo ripresentare tutta la documentazione per dimostrare di avere i requisiti oppure la precedente iscrizione mi consente di reiscrivermi nuovamente.

Risposta:

Buongiorno,

secondo le indicazioni della Camera di Commercio, occorrerà indicare il numero REA della precedente ditta per la quale era indicato come tecnico abilitato alla certificazione degli impianti. Non è necessario quindi ripresentare tutta la documentazione.

Periodo di lavoro part-time vale come requisito?

In riferimento ad un’apertura partita IVA artigiano metalmeccanico mansione elettricista, avendo 7 anni di contributi part-time continuativi, é possibile aprire la partita iva senza necessariamente prendere attestati ? E ribadisco di non essere in possesso di 2 anni full time, ma ho 7 anni di lavoro, come mansione elettricista, PART-TIME.
Certo di un vostro riscontro, distintamente saluto.

 

Risposta:

I periodi di lavoro part-time contano al 50% pertanto possiamo dire che 7 anni di lavor part-time con mansioni da impiantista elettricista contano come 3 anni e mezzo di lavoro full time.  

 

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