Buongiorno vorrei aprire un negozio on-line. Cosa devo fare?

In questa guida vedremo quali sono le cose da fare per aprire un negozio online (e-commerce).

Vedremo il caso di un commercio di prodotti non alimentari.

E-commerce Diretto e E-commerce Indiretto

Importante distinzione di cui è importante conoscerne il significato è quella tra commercio elettronico diretto e commercio elettronico indiretto.  La distinzione si fonda sul modo in cui vengono ceduti i beni acquistati da una vetrina su internet. In particolare nel commercio elettronico diretto la cessione e consegna del bene avviene in via telematica. Nel commercio indiretto invece la cessione avviene in via telematica e la consegna avviene in maniera tradizionale.  In tutti e due i tipi di e-commerce il contratto si conclude a distanza. La distinzione riguarda la consegna dei beni e/o servizi che per la loro natura consentono la consegna in via telematica.

Vediamo alcuni esempi di commercio elettronico diretto:

  • vendita di musica, immagini, film, giochi;
  • accesso a banche dati;
  • fornitura di software.

Il commercio elettronico indiretto invece interessa la vendita di prodotti come scarpe, vestiti, accessori per cellulari etc. etc.

Tale distinzione è importante perchè viene spesso richiamata per le opportune distinzioni sotto il profilo fiscale sia per quanto riguarda la territorialità dell’attività che svolgi e quindi per decidere se e come è dovuta l’iva sui servizi che vendi.

Le operazioni di e-commerce diretto vengono equiparate ai fini iva alle prestazioni di servizi mentre le operazioni di e-commerce indiretto costituiscono vere e proprie cessioni di beni.

La burocrazia per aprire un negozio on-line

Dal punto di vista della burocrazia occorre:

  1. Comunicare l’intenzione di avviare un negozio online al Comune, ufficio commercio. La pratica è oramai esclusivamente telematica e viene chiamata Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA); (In questa sede dovrai specificare se il tuo negozio sarà soltanto on-line oppure se avrai anche una sede “fisica” presso cui i clienti potranno recarsi a comprare. Chi opera senza magazzino spesso utilizza il Dropshipping—-> vedi il nostro articolo per saperne di più:  Dropshipping: aspetti fiscali dell’e-commerce snello.
  2. Individuare il proprio codice Ateco, altrimenti detto codice attività,  (che potrebbe essere ad esempio 47.91.10)  in modo da poter richiedere l’attribuzione della partita iva. Nel caso di ditta individuale per l’attribuzione del codice occorre compilare il modello AA9/12.
  3. Procedere, avendo già la SCIA, a richiedere in Camera di Commercio l’iscrizione della ditta individuale. In realtà attraverso una procedura della Comunica è possibile richiedere contestualmente all’iscrizione in Camera di Commercio anche l’attribuzione della partita iva.
  4. Sempre con la medesima pratica Comunica avverrà l’iscrizione della ditta nella gestione commercio presso l’INPS.

I passi da compiere sono i medesimi anche nel caso di costituzione di una società, sia essa società di persone o società di capitali: in questo caso il primo passo da compiere è redigere gli accordi tra i soci con l’aiuto di un commercialista e poi rivolgersi a un notaio per la formalizzazione del rapporto societario.

Sui rapporti societari vedi il nostro articolo Patti chiari amicizia lunga: la regola….

Il Codice del Consumo e le norme sulla vendita online

Un aspetto da tenere in considerazione saranno i termini e le condizioni di vendita che il negozio on-line praticherà nei confronti dei propri clienti. E’ importante conoscere:

  • Cosa la legge prevede in materia di diritti del consumatore: garanzia, diritto di ripensamento del consumatore, cosa accade in caso di problematiche;
  • Come si comportano i principali concorrenti riguardo le garanzie offerte ai clienti.

Spesso è possibile osservare come il prezzo di un prodotto aumenti in proporzione all’affidabilità del venditore.

Tornado agli aspetti legislativi ecco le principali norme che occorre conoscere, e che sono mirate, a regolare la materia dell’e-commerce in Italia:

  • Il codice del consumo ovvero il d.lgs. 206 del 6 settembre 2005;
  • Il d.lgs. 70/2003 che ha recepito la direttiva comunitaria 200/31/CE
  • Il d.lgs. 21 del 21 febbraio 2014 che recepisce la direttiva comunitaria 2011/83/UE.

La normativa privacy e il regolamento UE 2016/679

L’attività di vendita online prevede sempre una forte componente di attività di webmarketing. Attraverso le giuste tecniche è possibile tracciare il comportamento dei consumatori e raccogliere dati statistici sul loro comportamento fino all’acquisto. Questa raccolta dati e successiva analisi che il regolamento europeo definisce di “profilazione” del consumatore richiede uno scrupoloso rispetto della normativa privacy. E’ corretto affermare che il nuovo regolamento UE è nato proprio per l’esigenza di aggiornare la normativa sul trattamento dei dati personali alle nuove tecnologie informatiche.

E’ bene quindi verificare di essere in regola con la normativa in materia di trattamento dei dati personali sia con riferimento alla semplice attività di vendita, ma anche  e soprattutto al trattamento dei dati che avviene durante la costruzione del funnel di vendita.

Su questo punto è bene chiarire che i software che reclamizzano la creazione di tutti gli adempimenti in maniera automatica non sono neanche lontanamente idonei a soddisfare i requisiti previsti dalla legge per la creazione di un modello di gestione della privacy in azienda. Tali software prevedono sempre una clausola di esonero di responsabilità da parte del produttore. E’ bene quindi rivolgersi a professionisti preparati per verificare la compliance alla normativa europea.

Un manuale sull’e-commerce da consigliare

Queste poche righe ti saranno state certamente utili per avere un’idea delle cose da fare e degli argomenti dei quali dovrai occuparti nel momento in cui aprirai un negozio on-line. Se vuoi approfondire gli aspetti giuridici e fiscali del mondo e-commerce possiamo consigliare un manuale di primo approfondimento: Il commercio elettronico: aspetti giuridici e regime fiscale – Maggioli Editore – Autori: Benedetto Santacroce, Simona Fionda, Ilaria Todaro, Giorgio Gentili, Virginia Tosi.

Il testo è rivolto ai professionisti (commercialisti e avvocati) che offrono consulenza agli imprenditori sugli aspetti giuridici e fiscali. Tuttavia il linguaggio è sufficientemente chiaro in modo da risultare utile a tutti coloro che si avvicinano all’idea di avviare un e-commerce. Rispetto ai classici manuali ha il vantaggio di esaminare aspetti molto importanti dei principali contratti che chiunque vuole avviare un e-commerce deve affrontare come il contratto con il fornitore di servizi web per l’hosting e l’housing, i contratti con i fornitori e anche i modi di conclusione dei contratti con i clienti.

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Non resta a questo punto che consigliarti di prendere i considerazione l’opportunità di rivolgerti ad un commercialista specializzato in e-commerce. Puoi leggere alcuni dei vantaggi di una consulenza specializzata nel nostro articolo Commercialista specializzato in e-commerce.

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