Indice dei contenuti
- 1 Guarda il video per saperne di più sugli aspetti fiscali del dropshipping
- 2 Droshipping e partita iva in cooperativa
- 3 Una partita iva basta per due o più attività
- 4 Prima il mercato e poi il fisco
- 5 Domanda: Dropshipping senza partita iva
- 6 Risposta: Il rischio sono le seguenti sanzioni
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Guarda il video per saperne di più sugli aspetti fiscali del dropshipping
ContattaciEntrare nel mondo del dropshipping: quali sono i passi principali da compiere.
Sempre più spesso riceviamo richieste di informazioni riguardo il dropshipping. Vediamo in questo breve articolo di rispondere al quesito posto da un nostro lettore in cerca di informazioni su come avviare una attività di dropshipping.
“Salve vorrei entrare nel mondo del dropshipping con diversi siti. Devo aprire la partita Iva? E relativa azienda?”
Chi si rivolge al commercialista per avere informazioni sul dropshipping si vedrà immediatamente indicare quali sono gli adempimenti fiscali e contributivi. In questo caso vogliamo soffermarci sugli aspetti PRIMA dell’apertura della partita iva.
Buongiorno vediamo alcuni passi per entrare nel mondo del dropshipping.
Cosa fare PRIMA di aprire partita iva
L’avvio della PARTITA IVA: i principali aspetti da considerare
Alcune risposte lampo a quesiti
Buongiorno di seguito alcune risposte alle sue domande:
Sono in contatto con ditta con sede a Sofia x aprire sito x DropShipping di …. e oggetti correlati.
Devo aprire subito partita iva o posso utilizzare codice fiscale e vedo come va l’attività (occasionale o meno). I ricavi devo comunque dichiararli?
Devo aprire un conto corrente dedicato solo all’attività?
Ho già un lavoro come impiegata part-time, farei DropShipping per ‘arrotondare’ un po’, ma vorrei fare le cose correttamente, grazie
Droshipping e partita iva in cooperativa
Una partita iva basta per due o più attività
Il fatto di essere soci di una cooperativa di per sè non impedisce di avviare un altra attività secondaria. Occorre verificare comunque quali sono le condizioni che si sono accettate per diventare soci della cooperativa e se ci sono dei vincoli nell’atto costitutivo della cooperativa.
Viene prima il mercato o il fisco: pianificazione fiscale si…ma…
Buonasera
L’argomento per cui chiedo informazioni immagino sia stato largamente trattato ed in effetti ho letto abbastanza, ma in tutto quello che ho letto non ho trovato pienamente risposta.
Vorrei provare a formulare la domanda descrivendo uno scenario di attività svolta online(ecommerce) da operatori residenti in italia(diretta o succursale) per conto di società estera, ovvero:
Società estera ltd con sede LEGALE ed AMMINISTRATTIVA a malta piuttosto che irlanda , baleari o la neo uscita Inghilterra, apre un sito e-commerse, utilizzando come metodo di vendita il dropshipping, che si appoggia a server del paese di residenza FISCALE ed Amministrativa, ma il customercare viene affidato a dipendenti diretti Italiani che lavoreranno in remoto, quindi da casa e non in una sede lavorativa , i quali non hanno rapporto diretto di vendita col cliente, la banca sarà del paese di residenza fiscale…
descrivendo questo scenario mi chiedo dove vengano pagate le tasse, e quali all’estero e quali in Italia?
avrebbe senso o convenienza?
Un pò come fa amazon.
Grazie mille della vostra disponibilità
Risposta
Prima il mercato e poi il fisco
Buongiorno
Domanda: Dropshipping senza partita iva
Buongiorno, vorrei sapere se c’è la possibilità di provare per un breve periodo se il mio business di dropshipping realizzato con shopipy può essere profittevole per poi in caso aprire partita iva. C’è questa possibilità? O devo per forza avere partita iva? Sono una studentessa e mi sto per laureare, aprire una partita iva senza avere almeno la certezza che la mia idea possa funzionare sarebbe una spesa che non potrei affrontare.
Risposta: Il rischio sono le seguenti sanzioni
Esercitare l’attività commerciale senza apertura della partita iva significa incorrere nel rischio di sanzioni, NON SOLO PER LA MANCATA APERTURA DELLA PARTITA IVA, ma anche perchè si rischiano sanzioni per non aver fatto le comunicazioni di legge anche ai Comuni. I Comuni rilasciano la licenza per l’esercizio dell’attività commerciale.
In definitiva possiamo dire che il nostro ordinamento non consente di effettuare “una prova”: il rischio di sanzioni quindi esiste ed è reale. E’ altresì innegabile che molti dropshipper passano da una periodo di “prova” del prodotto prima di aprire partita iva. Nell’eventualità quindi è essenziale comunque di limitare al minimo tale prova. E’ anche vero che per essere utile, una prova di avvio dell’attività deve essere effettuata con calcoli alla mano che considerano anche le imposte che si andrebbero a pagare e anche i costi di gestione. Le caratteristiche poi del business del dropshipping determinano con la crescita nuove sfide che la “mini prova” non consente di vedere.
Buona fortuna…