Se sei uno psicologo o stai pensando di aprire uno studio professionale, è fondamentale capire quale regime fiscale sia più adatto alla tua attività. In Italia, i professionisti possono scegliere tra diversi regimi fiscali, ma uno dei più diffusi e vantaggiosi per chi inizia è il regime forfettario.

Cosa significa “regime forfettario”?

Il regime forfettario è un’opzione fiscale semplificata che permette ai professionisti di calcolare il proprio reddito imponibile (cioè quello su cui si pagano le tasse) in maniera più semplice rispetto ad altri regimi. Invece di dedurre analiticamente tutte le spese sostenute, il regime forfettario applica una percentuale di riduzione ai ricavi. Questo significa meno burocrazia e meno contabilità da gestire!

Se rientri nel regime forfettario, il tuo reddito imponibile viene calcolato applicando una riduzione forfettaria del 78% ai tuoi ricavi. Ad esempio, se incassi 10.000 euro l’anno, pagherai le imposte solo sul 22% di quei 10.000 euro. Questo rappresenta un notevole risparmio fiscale, soprattutto per chi è all’inizio della carriera e non ha ancora molte spese da dedurre.

Chi può accedere al regime forfettario?

Non tutti possono aderire a questo regime, ma per fortuna la maggior parte degli psicologi lo può fare. Se sei un libero professionista, non hai dipendenti con spese superiori a 20.000 euro all’anno e non hai guadagnato più di 85.000 euro nell’anno precedente, puoi aderire al regime forfettario. Inoltre, se sei agli inizi, puoi beneficiare di un’aliquota agevolata del 5% per i primi cinque anni, invece del 15% previsto dal regime standard.

Questo regime agevolato è perfetto per chi ha appena ottenuto l’abilitazione professionale e vuole iniziare l’attività senza essere sommerso dalle tasse. Il vantaggio principale è che le imposte regionali, comunali e l’IRAP sono tutte assorbite nell’unica aliquota forfettaria. Un’altra comodità? Non devi preoccuparti dell’IVA, perché non dovrai addebitarla ai tuoi clienti né versarla allo Stato.

Semplificazione contabile e adempimenti ridotti

Se temi che l’aspetto fiscale del tuo lavoro possa diventare complicato, con il regime forfettario la contabilità è ridotta all’essenziale: basta numerare e conservare le fatture, emettere le fatture con il bollo (se superano i 77,47 euro) e, in alcuni casi, integrare le fatture intracomunitarie.

L’assenza di IVA rende tutto più facile, soprattutto per chi lavora con pazienti privati. Questo significa meno obblighi di fatturazione elettronica e una gestione più snella delle scadenze fiscali.

È il regime giusto per te?

Il regime forfettario conviene soprattutto se non prevedi grandi investimenti per la tua attività. Se il tuo obiettivo è mantenere i costi bassi e concentrarti sulla crescita del tuo studio, questo regime è sicuramente un’opzione da considerare.

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