Buongiorno,

Sono una ragazza che ha dovuto aprire la partita iva per essere pagata per l’attività svolta come interprete. La mia partita iva è quindi a regime forfettario, per attività di interpretariato e traduzione. Nonostante avessi accordi con la commercialista, è da più di tre settimane che sto aspettando l’emissione della prima fattura, ogni volta si inventa una scusa o non risponde al telefono, fatto sta che sono passati due mesi e ancora devo essere pagata perché la cooperativa sta aspettando le due fatture.
Chiedo cortesemente quali sono i conti che devo fare: dal lordo del compenso devo sottrarre l’imposta sostitutiva del 5 % e l’INPS gestione separata con abbattimento del 35 %, quindi 16,72 %? E basta?
Es. Compenso lordo: 1000
5 % di 1000 = 50
16,72 % di 1000 = 167,2
Compenso= 782,8
Grazie mille se sarete così gentili da rispondermi ad aiutarmi. Ho lavorato solo un meso e mezzo e non so se e quanto lavorerò ancora. Ho dovuto aprire la partita iva per quel mese mezzo e mi ero rassegnata a dover pagare una commercialista con la quale è impossobile persino comunicare. Vorrei solamente essere pagata per ciò che ho lavorato.
Buona giornata,
E.
Risposta:
Buongiorno in generale la fattura di un professionista in forfettario iscritto alla gestione separata INPS è fatta in questo modo:
Compenso lordo 1.000 euro
Rivalsa 4% INPS Gestione Separata 40 euro
Totale Euro  1.040
Occorre poi indicare in fattura che la fattura non è soggetta a IVA e nemmeno a ritenuta di acconto ai sensi Legge 190/2014 e successive integrazioni e modificazioni.
L’imposta sostitutiva del 5% non deve essere indicata in fattura, bensì la dovrà pagare quando compilerà la dichiarazione dei redditi.
Essendo in regime forfettario la fattura potrà essere in formato cartaceo.
Solitamente il commercialista non si prende l’incarico di fare le fatture, bensì predispone un fac-simile di fattura da utilizzare. Sarebbe bene verificare che non ci siano stati malintesi circa l’oggetto della prestazione professionale e il compenso che è stato pattuito.