Può capitare nell’esperienza professionale di tutti i giorni di ricevere un pagamento per una prestazione, magari erogare la prestazione, ma poi il cliente non vuole rilasciare i dati per la fatturazione, a volte accampando motivi di privacy oppure per semplice dimenticanza non ci fornisce i dati. Vediamo rispondendo a un quesito giunto da un cliente come comportarsi, sia in relazione agli aspetti fiscali che rispetto ad alcuni adempimenti come la privacy.
Quesito
Buongiorno , ho fatto un primo colloquio con un cliente, concordandone il pagamento. Ora la persona mi ha inviato il bonifico ma non vuole firmare nessun documento della privacy e non vuole neanche fornirmi il codice fiscale per emettere fattura.
Come mi suggerite di comportarmi, se la persona persiste nel non volermi fornire i dati completi per emettere la fattura?
Grazie
Risposta
Quando un cliente non vuole fornire i dati per l’emissione della fattura non resta altro che procedere con l’emissione di un’autofattura. Cioè di una fattura fatta a sé stessi. Non emettere fattura, poiché non si hanno i dati non è un comportamento ammesso dall’Agenzia delle Entrate.
Riguardo invece alla mancata firma sui documenti per la privacy si aprono due possibili mancanze: la prima è relativa alla comunicazione al cliente dell’informativa privacy e la seconda riguarda la successiva raccolta del consenso al trattamento dei dati. Per quanto riguarda l’informativa ricordiamo che la norma prevede che possa essere anche comunicata verbalmente e quindi il documento non è strettamente necessario (certo che rimane preferibile quando possibile). Riguardo alla raccolta del consenso, occorre considerare che non in tutti i casi la raccolta del consenso è necessario. In particolare nell’esecuzione di un contratto e in altre situazioni particolari la raccolta del consenso firmato non è necessario. In prima analisi quindi l’omessa firma dei documenti privacy non sembra un problema. Occorrerà analizzare di che tipo di dati si tratta.