Tutte le attività professionali possono ora sfruttare le enormi potenzialità del marketing online. Vediamo quali strumenti un professionista può utilizzare per far conoscere le proprie competenze e specializzazioni. Per coloro che sono iscritti agli ordini professionali è utile verificare quali sono i limiti deontologici posti alla base delle attività di marketing.
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Il sito vetrina
Il sito internet che presenta in alcune pagine le attività svolte dallo studio professionale o dall’impresa, sostiuisce l’ormai antiquato biglietto da visita o la carta intestata dello studio. Tutti si aspettano che un professionista abbia un sito in cui sono riportate alcune informazioni base:
- Specializzazioni e competenze dello studio professionale;
- Indirizzo della sede, contatti telefonici e indirizzi mail di contatto;
- Un form di contatto per coloro che intendono entrare in contatto con lo studio professionale.
Sotto il profilo dell’efficacia di questo strumento, le attese devono rimanere contenute. Il sito vetrina serve a completare l’immagine professionale, ma non deve essere visto quale strumento che ci permetterà di essere notati nel web. Possiamo dire che il sito vetrina del professionista sostituisce le oramai estinte pagine gialle.
Il blog dello studio professionale
Il blog dello studio professionale, è uno strumento che può affiancare il sito vetrina o eventualmente essere integrato in esso. Attraverso il blog si ha la possibilità di far conoscere la propria attività ed al contempo farsi notare nel vasto mondo del web. Obiettivo primo che ci si può porre, se si ha un blog, è quello di ottimizzare il sito per la SEO. La SEO che sta per Search Engine Optimization, è l’ablilità di strutturare le informazioni nel blog, in modo da apparire tra i primi nei motori di ricerca, quando vengono fatte ricerche relative agli articolo che abbiamo inserito nel blog. In altre parole grazie alla SEO, si può arrivare primi nei motori di ricerca senza spendere denaro in pubblicità. I contenuti del blog, possono poi essere utilizzati anche per la SEM, ovvero per la Search Engine Marketing, ovvero per sponsorizzare campagne mirate, in modo che attraverso annunci a pagamento, si possa apparire tra i primi nei motori di ricerca. Gli articoli del blog poi possono essere condivisi sulle varie pagine dei Social di cui tratteremo brevemente più avanti. Attraverso i contenuti inseriti nel blog è possibile spiegare la propria professionalità, le specializzazioni, le esperienze e i casi pratici di studio.
I social possono essere validi strumenti di promozione per lo studio professionale. E’ sufficiente fare una breve ricerca, su Facebook, Instagram o TikTok per verificare quanti professionisti sono presenti con i propri contenuti. Al pari del blog, anche i social richiedono lo studio e la produzione di contenuti utili ad informare i propri clienti sulle proprie competenze, pillole di informazione gratuita e per chi ha la creatività anche contenuti slegati dalla professione ma che sono in grado di trasmettere valori che attraggono gli utenti. Mentre su Facebook generalmente le strategie si limitano a brevissimi post collegati a pagine del blog, su TikTok e Instragram occorre ripensare i contenuti per dare spazio e brevi filmati o a grafiche con contenuti interessanti che potremmo definire i successori dei cartelli stradali di una volta.
Le piattafome di ricerca professionisti
Lo strumento forse meno impegnativo per essere avere una presenza sul web, senza impegnarsi con blog e pagine social, può essere quello dei marketplace dei professionisti. Sono piattaforme dove gli utenti possono:
- chiedere preventivi ai professionisti presenti, esponendo le loro problematiche. Le piattaforme generalmente si occupano di inviare le richieste a un numero definito di professionisti. L’utente/paziente sceglierà sulla base delle risposte che riceve il professionista a cui rivolgersi.
- Visitare una breve pagina di presentazione di ciascun professionista, magari selezionandolo per zona geografica, specializzazione o altri parametri presenti sulla piattaforma.
I professionisti presenti sulle piattaforme sottoscrivono delle formule di abbonamento e a seconda dei profili tariffari vengono più o meno sponsorizzati e posti in prima linea quando gli utenti sono in cerca di un professionista.
La presenza su queste piattaforme può diventare impegnativa, poichè nella generalità dei casi, si ricevono molte richieste a cui rispondere. Spesso le richieste sono incomplete e diventa difficile sia rispondere ai quesiti posti, ma anche diventa difficile proporre eventuali preventivi che siano confrontabili.
Tutti gli strumenti sopra accennati possono essere integrati in una strategia di brandin identity integrata, per ottenere una presenta sul web completa ed efficace.
Se sei un professionista e vuoi aprire uno studio professionale consiglio di leggere anche Le competenze per avviare uno studio professionale.
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